DUE NOTE CON UTO UGHI

DUE NOTE CON UTO UGHI

Grande protagonista della serata di musica classica che animerà il Duomo di Asiago sarà Uto Ughi, “ il più grande poeta italiano del violino” come lo definisce il maestro Claudio Scimone, il quale salirà sul palco assieme al violinista lombardo il prossimo 28 luglio. Il virtuoso di Busto Arsizio ci ha raccontato della sua passione per la musica “che non ha mai avuto un vero inizio” e della speranza che nutre nelle nuove generazioni di musicisti.

Maestro, la sua carriera l’ha portato lontanissimo, la musica è sempre stata la sua vita?

«Ho vissuto tutta la mia vita nell’atmosfera musicale, fin da bimbo. Mia nonna era austriaca e a quei tempi era normale suonare uno strumento in famiglia. Il suono del violino ha sempre riempito gli spazi che abitavo!»

Secondo lei, come possiamo avvcicinare i giovani alla musica da camera?

«Il grande problema di oggi, a parer mio, è la mancanza di una istruzione musicale. Se si creassero rassegne, festival dedicati ai giovani, se si organizzassero concerti con ingressi gratuiti, invitando le scuole e pensando momenti di informazione che aiutassero i ragazzi a contestualizzare i momenti di ascolto, beh, sarebbe un modo elegante e meritevole di dare ai ragazzi una possibilità concreta di formarsi musicalmente».

(continua a leggere l’articolo nella rivista in distribuzione ad Asiago o nel nostro archivio online)

0 0 2102 14 luglio, 2017 PERSONAGGI luglio 14, 2017

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