“Gran Turismo”, aperta al pubblico fino al 22 settembre, è il terzo appuntamento espositivo legato al Premio Eccellenti Pittori-Brazzale che, ogni anno, va a premiare l’opera d’arte più significativa prodotta in Italia nel corso dell’anno, giunto alla sua decima edizione. Con questa mostra si festeggiano i 10 anni del Premio che vede in esposizione anche le opere di quattro vincitori delle precedenti edizioni: Massagrande, Robusti, Ottieri e Reggio.
L’evento espositivo è curato dal critico d’arte Camillo Langone, con una formula nobilitante che da un lato strizza l’occhio alla nostalgia per il mondo dei Grand Hotel e delle automobili GT (coupé, spider, fuoriserie…), dall’altro esprime l’anelito contemporaneo, proprio di località montane quali Asiago ma anche lacustri o marine, venete e non venete, a un turismo di alto livello, non di massa bensì attento e qualificato.“Gran Turismo, perché questo titolo? – scrive Camillo Langone nella sua presentazione del catalogo - Perché esiste anche, se non soprattutto, un piccolo turismo. Piccolo nel senso di angusto, meschino… E perché il turismo nella sua interezza, grande, piccolo, medio, è uno dei fenomeni più peculiari dell’epoca che stiamo vivendo. “Homo saecularis è inevitabilmente turista” ha scritto Roberto Calasso in uno dei suoi ultimi libri. L’uomo secolarizzato è per Calasso l’uomo contemporaneo e dunque l’uomo contemporaneo non può che essere un turista. Ecco il turismo identificato come fenomeno antropologico cruciale del nostro tempo. E l’arte di che cosa deve occuparsi se non del proprio tempo? Altrimenti si farebbe dell’accademia, ovvero del formalismo sterile.”