IL SENSO DI VAIA

IL SENSO DI VAIA

Un dialogo creativo con la natura, che è creatività pura. In occasione dell’anniversario di Vaia, la città di Asiago ospita al Museo Le Carceri una mostra d’arte sui temi dell’ecologia profonda con opere dell’artista scledense Paolo Ceola. Tutto ha inizio con un bosco di “Alberi d’oro”. Sculture realizzate con gli alberi spezzati da Vaia dove la frattura, viene impreziosita di Significato. La scultura in pasta marmorea “Vaia” è una presenza vibrante nel corridoio del museo, dove viene richiesto di fermarsi ed ascoltarne la voce. Le celle ospitano i foto-dipinti e le visioni difratte, dipinte dai gesti di un vento che ne scompone la struttura originaria sollevando un senso di perdita delle certezze. Ovunque sono presenti gli schianti di Vaia, raccolti, ripuliti e nobilitati da un semplice piedistallo dall’Artista. I testi che accompagnano la mostra sono parte integrante di un percorso di riflessione e meditazione sul ruolo dell’uomo nel mondo. Gli scritti dell’Artista, assieme a quelli di: Selene Calloni Williams, Claudio Marucchi, Daniele Zovi, Gianni Rigoni Stern, Raffaele Cavalli, Lucio Bonato, Sara Le Fosse, Anna Rita di Cerbo, Paola Gazzola e Alessandra Pagano accompagnano le immagini e ne guidano la comprensione. Ogni stanza del museo ospita un tema, un’installazione sonora, una sensazione. Una visita che richiede tempo e predisposizione per lasciarsi guidare dalla forte suggestione delle immagini. Durante tutta la durata della mostra saranno attivi laboratori esperienziali curati dall’operatrice museale Lucia Spolverini. Con il patrocinio della Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Asiago, Unione Montana Spett.le Reggenza dei Sette Comuni, Filiera solidale Pefc, Flormart, Musei Altovicentino. L’installazione è sostenuta e curata dall’associazione NaturalArte che, assieme allo scultore Marco Martalar, gestisce il parco d’arte SelvArt a Mezzaselva di Roana e che si occupa di promuovere la consapevolezza ecologica attraverso format d’arte. Apertura della mostra fino al 2 febbraio 2020 info e prenotazioni 0424-600255 museolecarceri@gmail.com
0 0 1312 23 dicembre, 2019 ARTE dicembre 23, 2019

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