Usare le acque depurate non solo per l'irrigazione, l'uso civile e quello industriale, ma anche per produrre la neve artificiale. È questa l'intuizione che Etra, primo caso al mondo, ha concretizzato nel 2011 sulle piste da sci dell'Altopiano di Asiago, in località Kaberlaba, circa 500 mila metri quadrati tra impianti di risalita, slittino e bob e piste di discesa. La eco-neve, rientrante fra le "azioni virtuose" e le "buone pratiche per l'utilizzo razionale dell'acqua", è stata insignita della medaglia del Presidente della Repubblica.
L'idea parte dal fatto che è difficile innevare artificialmente l'Altopiano con i metodi tradizionali per almeno due ragioni: l'insufficiente disponibilità dell'acqua, data l'assenza di corsi d'acqua superficiali abbondanti e il carattere carsico del suolo che non trattiene l'acqua; l'impossibilità di utilizzare così tanta acqua potabile, visto che durante la stagione invernale il numero di utenti dell'acquedotto cresce enormemente e l'acqua viene pompata in verticale dall'Oliero sull'Altopiano coprendo quasi un chilometro di dislivello. Ecco che i vantaggi legati all'utilizzo delle acque depurate si traducono in un importante risparmio economico, grazie anche alla portata di scarico del depuratore, che permette di completare l'innevamento artificiale su tutto il comprensorio in una sola settimana.
Il progetto nasce dalla collaborazione della multiutility con il Comune di Asiago, la Regione e alcuni privati. Il principio è semplice: l'acqua purificata dal depuratore non viene completamente scaricata nel torrente principale della zona, il Ghelpach. Attraverso quattro chilometri di tubature, l'acqua arriva al bacino da cui si riforniscono le piste da sci. Dal laghetto artificiale viene convogliata a otto cannoni sparaneve, vaporizzata e lanciata alla temperatura di zero gradi. La neve derivante dall'acqua trattata è super sicura dal punto di vista igienico essendo sottoposta a molti trattamenti, fra cui la debatterizzazione con raggi UVA.
Si produce neve, dunque, con un metodo più economico, non invasivo per l'ambiente e continuativo, in un'area dove da mezzo secolo l'attività sciistica e quella turistica rappresentano la maggiore fonte di occupazione e di sviluppo. In quattro anni, l'impianto ecologico costato 450 mila euro ha utilizzato 140.00 metri cubi di acqua depurata, su cui sono avvenute 1.300.000 discese. Oltre ad avere l'acqua sempre disponibile, gli imprenditori riescono a risparmiare il costo precedentemente sostenuto per l'acqua potabile. «Una cosa è certa: " osserva Paolo Rigoni, titolare dell'albergo Orthal ai piedi delle piste Kaberlaba " senza questo progetto, il Kaberlaba avrebbe chiuso già quattro anni fa». E aggiunge: «Non sprechiamo nulla, utilizziamo acqua che è già stata usata e non togliamo niente ai cittadini. L'acqua viene costantemente campionata e analizzata in un laboratorio di analisi e non c'è alcuna differenza nella qualità della neve prodotta. Siamo soddisfatti perché coniughiamo sostenibilità ambientale ed economica, dando un bel messaggio sul risparmio delle risorse naturali che non sono infinite».