• GRANDE GUERRA:  UN EMOZIONATE VIAGGIO NELLA STORIA
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GRANDE GUERRA: UN EMOZIONATE VIAGGIO NELLA STORIA

Nel 2014 prenderanno il via in molte parti d’Europa le celebrazioni legate al centenario della Prima Guerra mondiale. L’Altopiano di Asiago si offre al visitatore come un grande libro di memorie a cielo aperto.
Per l’Italia tutto ebbe inizio da qui
L’Altopiano di Asiago, che ha vissuto in prima linea tutti e 41 i mesi del tragico evento bellico, è un punto di riferimento inevitabile nel territorio veneto e italiano per quanti vogliono cimentarsi in percorso volto alla riscoperta della Grande Guerra, o per chi desidera organizzare un’escursione dove possono convivere sport e memoria, natura e approfondimento culturale. Ciò sicuramente per la ricchezza delle testimonianze disseminate nel territorio, così come per alcuni episodi di grande valore simbolico: ad esempio, si pensi al fatto che proprio da questi monti, per l’esattezza del forte Verena, fu lanciato all'alba del 24 maggio 1915 il primo colpo di cannone che sancì l’ingresso italiano nel conflitto e diede il via alle ostilità con il contrapposto nemico austro-ungarico.
Queste montagne furono il luogo dove per oltre tre anni si contrapposero i due fronti, divenendo luogo di scontri epocali come la nota “Offensiva di Primavera” (conosciuta anche come Strafexpedition), l'offensiva più grande mai organizzata dagli asburgici prima della Dodicesima Battaglia dell'Isonzo.
Qui combatterono militari di 22 differenti nazioni. Tra loro alcuni scrittori, a quel tempo soldati, che ci hanno consegnato pagine memorabili. Basti pensare, su tutti, a "Un anno sull'altopiano" di Emilio Lussu.
L’Ecomuseo della Grande Guerra
La memoria tangibile della Grande Guerra rappresenta oggi sul territorio della montagna vicentina un tessuto di forme e di opere ancora straordinariamente leggibili, che costituiscono un codice interpretativo delle drammatiche vicende del tempo. A distanza di un secolo, campi di battaglia, trincee, appostamenti, baraccamenti, sistemi di gallerie, linee difensive, reticolati e fortificazioni custodiscono intatte storie di dolore e di grande speranza.
Negli ultimi anni, grazie al monumentale progetto di ‘messa in opera della memoria’ rappresentato dall’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine, sono stati recuperati e valorizzati ben diciannove siti sparsi sul territorio che restituiscono ai visitatori un enorme corpo di opere, manufatti storici e percorsi collocati in scenari naturali meravigliosi. Per chiunque voglia, essi rappresentano una porta d’accesso d’accesso alla Storia unica nel suo genere, un modo per immedsimarsi con il vissuto carico di privazioni e dolori, ma anche con quei valori di speranza e di fratellanza che accomunarono le migliaia di giovani che combatterono su questo fronte. Dal Monte Cengio all’Ortigara, dal Forte Interrotto al Forte Verena: un sistema di segnaletica e pannelli informativi appositamente realizzati accompagna il visitatore in ogni situazione, inquandrando lo scenario storico e fornendo alcune risposte ai quesiti che possono sorgere durante i percorsi di visita.
Il Centro Multimediale e gli itinerari in 3D
Ideale base di partenza in preparazione ad una delle visite può essere il Centro Multimediale di Informazione sulla Grande Guerra allestito al Millepini di Asiago: qui, mediante pannelli e contenuti video, si possono raccogliere tutta una serie di informazioni utili per accostarsi ai possibili itinerari e per riflettere sul significato del conflitto. Inoltre, come anticipato nel numero scorso, è stato recentemente realizzato dal Conzorzio Turistico Asiago 7 Comuni un prezioso lavoro di digitalizzazione e di tridimensionalizzazione di mappe e sentieri escursionistici legati ai luoghi della Grande Guerra che, già disponibile al pubblico, permette di esplorare virtualmente le montagne e agevola la consultazione degli itinerari con schede tecniche, foto e descrizione dei punti d’interesse. Gli appassionati possono così programmare l’itinerario preferito per arrivare a forti e postazioni d’artiglieria, da fare a piedi o in bicicletta nei mesi estivi, o con le ciaspe e gli sci ai piedi d’inverno (anche se in questo caso la difficoltà aumenta e non tutti i siti sono facilmente accesibili a chi non è esperto).
Altri punti d’interesse: Sacrario, musei e cimiteri militari.
Ci sono poi altre testimonianze toccanti come i Sacrari – il Leiten di Asiago è uno dei più grandi sacrari militari italiani dedicati alla Grande Guerra – e cimiteri di guerra che commemorano i soldati stranieri giunti in queste zone per aiutare le forze italiane impegnate a non soccombere dopo la disfatta di Caporetto. E i siti museali: nell’Altopiano si possono visitatore Il Museo della Grande Guerra 1915-1918 di Sasso (in frazione di Asiago), dedicato alla Battaglia dei 3 Monti e dove sono esposti oggetti e cimeli molti dei quali appartenuti alle truppe alleate, e il Museo storico della Guerra 1915-1918 di Canove, dove oltre ad armi, munizioni e granate si trovano molti reperti utili per comprendere la vita in trincea ed una sezione appositamente dedicata agli effetti personali dei soldati.
Oltre ai luoghi caratterizzati da connotati riconoscibili e visibili, va ricordato che molti prati, vallate, fianchi di montagne e cime – gli stessi che rappresentano d’inverno come d’estate un’oasi di pace e meta ideale per trascorrere piacevoli momenti di relax - furono gli stessi campi di battaglia dove le truppe si fronteggiarono, spesso in situazioni estreme e ricorrendo anche all'uso di armi terribili come le mine in galleria.
I consorzi veneti fanno squadra per promuovere il territorio
Tantissimi sono i turisti e gli appassionati che stanno iniziando ad organizzarsi per giungere in Veneto nei prossimi mesi ed anni al fine di visitare i luoghi delle battaglie, le trincee, le memorie di quegli anni terribili che hanno scosso il mondo. In funzione di ciò, con il sostegno della Regione del Veneto, i Consorzi di promozione turistica Asiago 7 Comuni, Belle Dolomiti, Marca Treviso e Vicenza hanno dato vita all’Associazione temporanea di scopo “Grande Guerra”, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza, tra i giovani ma non solo, dei luoghi della memoria che, dal 1915 al 1918, furono lo scenario del fronte italiano della Prima Guerra Mondiale in Veneto. L’accordo ha dato avvio a uno specifico club di prodotto legato alla memoria del grande conflitto, di cui è capofila l’ente asiaghese, che mira a fare sinergia tra gli attori impegnati a creare, comunicare, promuovere e commercializzare i pacchetti turistici progettati nel territorio. Tra le iniziative in programma, oltre al già citato progetto degli itinerari in 3D: la realizzazione di una ‘card’ a punti “I luoghi della Memoria” pensata per incentivare la partecipazione delle scuole ai luoghi della Grande Guerra, il recupero di filmati e documentari da proporre ai giovani, l’aggiornamento professionale delle guide turistiche alla luce dei numerosi recuperi attuati negli ultimi anni, la creazione e la promozione di percorsi e pacchetti turistici inter-territoriali.
“Sull’Altopiano, comprese le bombarde pesanti da trincea, non v’erano meno di mille bocche da fuoco. Un tambureggiamento immenso, fra boati che sembravano uscire dal ventre della terra, sconvolgeva il suolo. La stessa terra tremava sotto i nostri piedi. Quello non era tiro d’artiglieria. Era l’inferno che si era scatenato”
E. Lussu – Un anno sull’altipiano
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