Il nuovo film del maestro Ermanno Olmi, lo splendido “Torneranno i prati”, ha catapultato l’attenzione del pubblico nazionale e internazionale sull’Altopiano di Asiago, dove l’opera è stata interamente concepita e girata. Dopo l’anteprima nazionale tenutasi a Roma lo scorso 4 novembre, alla quale ha preso parte anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, la pellicola è sbarcata nelle sale il 6 novembre guadagnando ottimi consensi di pubblico e critica. Con le sue atmosfere sospese e con il suo sguardo indagatore sul mondo, il film restituisce allo spettatore un autentico e toccante spaccato di vita al fronte alla vigilia della disfatta di Caporetto. Lo fa con garbo e senza retorica, riuscendo a ‘far parlare’ anche i luoghi stessi che furono teatro di quella tragedia e tutt’oggi sono memoria viva di ciò che allora accadde. Il film, che rappresenta ufficialmente l’Italia nel mondo alla voce Prima guerra mondiale, è interessante dunque anche come esempio di un fenomeno in ascesa, il cine-turismo. L’ “effetto Olmi” ha di fatto riacceso in moltissime persone la voglia di recarsi sui luoghi in cui il film è stato realizzato, per ammirare da vicino quanto ritratto sullo schermo, ma soprattutto per riappropriarsi di storie e vissuti che appartengono alla memoria collettiva e che l’opera invita ad approfondire, in un contesto naturale di grande fascino.
Proprio in risposta a questo interesse da parte del pubblico, l’Amministrazione comunale di Asiago in collaborazione con le Associazioni Guide Altopiano e Asiago Guide ha organizzato una serie di visite guidate gratuite nell'area della Val Giardini, una delle due location in cui il maestro Olmi ha scelto di ambientare il film (l’altro set era stato allestito in località Val Formica). Lì, a poche centinaia di metri da casa sua, nella strada che porta verso l’area del Monte Zebio, è rimasta allestita una delle due trincee nelle quali il film è ambientato: un camminamento angusto fra sterpi, panche di legno d'abete, sacchi di terra, con qualche fessura sul paesaggio dell'altopiano.Tra ottobre e novembre numerosissimi appassionati hanno avuto la possibilità di visitare, con l’accompagnamento delle guide, le trincee e gli avamposti che si vedono nel film, luoghi in cui per sette settimane una decina di attori e settanta comparse hanno provato l'abbandono e la paura vissuti nella prima guerra mondiale dai soldati. Per l’occasione, all’interno della trincea, è stata anche allestita anche una mostra fotografica con immagini scattate durante la lavorazione del film. “L’iniziativa ha portato il pubblico di appassionati e cinefili dietro le quinte dell’opera, offrendo al contempo un’opportunità in più per conoscere il primo conflitto mondiale, spronando visitatori e scolaresche ad andare a vedere anche le trincee vere, i luoghi dell’Ecomuseo della Grande Guerra sparsi sull’intero Altopiano”, evidenzia Chiara Stefani, assessore al turismo e alla cultura del Comune di Asiago.
Soltanto qualche settimana prima dell’arrivo in sala di “Torneranno i prati”, in Altopiano si consumavano i primi ‘ciak si gira’ per un altro film d’autore: “Diminuta”, diretto da Bruno Saglia, regista di origine italiana, già noto in Brasile come autore di film impegnati. La pellicola, una coproduzione italo-brasiliana, mette in scena la poetica storia di un uomo alla ricerca della sua identità, del ritorno alle sue origini italiane nelle prealpi venete ad Asiago. Location prescelta, in questo caso, il Meltar Boutique Hotel adiacente al Golf Club Asiago, dove ai primi di ottobre la troupe del film ha girato alcune scene, proseguendo poi in altre location venete quali Asolo, Marostica, Padova, Bassano e Vicenza.
Si tratta di una produzione di primo piano con un cast che vede tra i protagonisti Reynaldo Gianecchini, star brasiliana conosciuta in Italia per le telenovelas Terra Nostra e Passione, e l’icona del cinema italiano Giancarlo Giannini, anch’egli ad Asiago per girare alcune scene del film. Protagonista femminile la splendida Clarice Alves, giovane moglie del campione brasiliano del Real Madrid Marcelo, il quale non si è lasciato sfuggire l’occasione per visitare il set al Meltar.La pellicola sarà distribuita l’anno prossimo nelle sale cinematografiche e a seguire nei circuiti televisivi sia in Brasile che in Italia. “Si tratta di un’altra importante occasione di visibilità per il nostro territorio – sottolinea il Sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern – un modo per attrarre turisti e visitatori in Altopiano, e per far conoscere, grazie anche alla collaborazione di Vicenza Film Commission e della Regione del Veneto, le eccellenze venete all’estero”.